Due nuovi volumi della collana Immagin-azioni sociali

Sono usciti due volumi della collana GUP Immagin-azioni sociali, diretta da Luisa Stagi e Luca Queirolo Palmas.

I due testi, curati da Vincenza Pellegrino e Monica Massari, prendono avvio da un’attività di riflessione e confronto avviata nel corso degli ultimi anni sulla capacità delle scienze sociali di riuscire a stare in relazione significativa con i mondi, le questioni e gli attori di cui si compone la società e di essere in grado di elaborare un sapere critico che possa divenire strumento di interlocuzione e di intervento nei processi sociali.

La questione non è di poco conto, dal momento che attiene alla possibilità delle scienze sociali di riuscire tuttora ad ispirare e/o attivare pratiche di resistenza rispetto ai processi di assoggettamento, alle forme di marginalizzazione e alle pratiche di sfruttamento ed esclusione prodotte dal sistema capitalista neoliberista.

Sotto questo profilo, in diversi contesti, già da alcuni anni si fanno strada filoni di ricerca sociale critica che sembrano esprimere un rinnovato protagonismo.

Negli Stati Uniti E.O. Wright ha proposto una scienza sociale ‘emancipativa’ espressamente rivolta a legittimare forme di critica al tardocapitalismo contemporaneo, per comprendere e dare visibilità a forme possibili di contro-organizzazione sociale, e generare così una conoscenza scientifica in grado di sfidare forme emergenti di sfruttamento.

In America Latina si moltiplicano nelle università nuove ‘ecologie’ di saperi, cioè percorsi didattici e di ricerca in chiave radicalmente pluridisciplinare legati a istanze poste dai cittadini, secondo pratiche di interazione non dissimili dall’idea di ‘ricerca sociale democratica’ portata avanti a Mumbai da A. Appadurai.

Ma anche in Europa, B. de Sousa Santos, L. Boltanski e molti altri provano a tradurre in futuro gli approcci della sociologia critica che caratterizzarono i decenni centrali del ’900 e che già indicavano nei pubblici plurali di cui si compone la società – più che nei circuiti ristretti dei colleghi – gli interlocutori privilegiati per la costruzione del disegno di ricerca e la gestione della vita sociale dei dati prodotti.

Oggi tutto ciò avviene, però, con la marcata consapevolezza che occorra promuovere una nuova stagione di ‘risoggettivazione reciproca’ tra ricercatori e attori sociali che passi anche attraverso la capacità immergersi e lasciarsi interpellare dalla dimensione narrativa, esperienziale, esistenziale di processi sociali invisibili, turbolenti, scomodi, difficilmente accessibili, ma in qualche modo emblema profondo dell’attuale complessità.

Entrambi i testi sono scaricabili gratuitamente sul sito GUP.

emancipazione sociale, libro, metodologia, ricerca sociale, Scienze sociali, sociologia

Corso Andrea Podestà, 2 - 16121 Genova (GE)

laboratoriosociologiavisuale@gmail.com

© 2016 Horizon. All rights reserved.
Powered by YOOtheme.