Debordering Europe. A new book about the Italian-French border

“Debordering Europe”, a new book about the Italian-French border in Ventimiglia is out. A collective works focused on how border works within the Schengen area, which provide a unique perspective and a critic insight about the lack of shrared responsability between EU member states, the EU common asylum system, and the respect of human rights. Furthermore, the authors – including our colleagues Livio Amigoni, Luca Giliberti, Luca Queirolo Palmas and Federico Rahola – have the merit of opening a discussion about borders and the role of migration control policies precisely at the moment in which “national sovereignties” seem to have become an unavoidable topos of politics, in every European country.

More information about this book here: https://www.palgrave.com/gp/book/9783030565176

È uscito “Debordering Europe”, un nuovo libro sul confine italo-francese di Ventimiglia. Un lavoro collettivo incentrato su come funzionano le frontiere all’interno dell’area Schengen, che fornisce una prospettiva unica e una visione critica sulla mancanza di responsabilità condivisa tra gli Stati membri dell’UE, sul sistema dell’asilo politico nell’UE e sul rispetto dei diritti umani. Inoltre gli autori – tra cui i nostri colleghi Livio Amigoni, Luca Giliberti, Luca Queirolo Palmas e Federico Rahola – hanno il merito di aprire una discussione sui confini e sul ruolo delle politiche di controllo delle migrazioni proprio nel momento in cui i “sovranismi” sembrano essere diventati un topos ineludibile della politica, in ogni paese europeo .

Maggiori informazioni su questo libro sono disponibili qui: https://www.palgrave.com/gp/book/9783030565176

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Guyane française. Migrations contemporaines et histoire coloniale / French Guyane. Contemporary migrations and colonial history

Le sixième épisode de “Borderlands and Solidarities“, le podcast LSV sur les frontières et les migrations a été publié!

Luca Gilberti (Université de Gênes) interviewe Marianne Palisse, Maître de conférences en anthropologie à l’Université de Guyane, sur la question des migrations en Guyane française, un fragment de l’Europe hors du périmètre géographique européen. Une situation complexe liée à la fois à un contexte social multiculturel et à l’histoire coloniale de ce pays. Parmi les différents enjeux, Marianne Palisse se concentre sur les mouvements contemporains et la mobilisation autour de la problématique migratoire dans cette partie du territoire français en Amérique du Sud.

The sixth episode of “Borderlands and Solidarities“, the LSV podcast about borders and migrations is out.

Luca Gilberti (University of Genoa) interviews Marianne Palisse, Lecturer in Anthropology at the University of Guyane, about the on the migration issue in the French Guyane, a fragment of Europe outside the European geographical perimeter. A complex situation which is due both to a multicultural social context and to the colonial history of this country. Among the different issues, Marianne Palisse focuses on contemporary movements and mobilization on the migration issue which are raising in this part of French territory in Southern America.

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Eufemia – I sommersi e i salvati

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Il Laboratorio di Sociologia Visuale, nel quadro del Festival del Mare promosso dall’Università di Genova, organizza due eventi su mare e migrazioni:

Eufemia. Un’installazione ambientale del collettivo Milotta / Donchev, visitabile dal 16 al 18 maggio presso la Darsena del Porto Antico sulla chiatta che ospita Dialogo nel buio, come evento collaterale del Festival del Mare.
Per informazioni: http://festivaldelmare.unige.it/Eventi_collaterali

I sommersi e i salvati. Una conferenza sulla frontiera liquida tra umanitarizzazione e securitizzazione nel programma ufficiale del Festival del Mare. Il 16 maggio alle 18, presso l’Auditorium del Museo del Mare. Con Vittorio Alessandro (già Contrammiraglio della Marina Militare), Alessandro Metz (Mediterranea Saving Humans), Nicola Stalla (SOS Méditeranée), Georges Kougang (operatore umanitario), Enrico Fravega (Università di Trento), Luca Queirolo Palmas (Università di Genova).
Per informazioni: http://festivaldelmare.unige.it/Conferenze#collapse10

 

Le due iniziative promosse da Laboratorio di Sociologia Visuale e Progetto 20k sono il prodotto di un lavoro congkiunto che ha unito: un gruppo di studenti di Scienze della Formazione dell’Università di Genova che hanno preso parte a un progetto di formazione sull’etnografia visuale – Irene Bressan, Marco Cepollina, Alice Gresele, Amalia Innocenti, Libera Palmeri, Bianca Alice Sanna, Greta Tanzi, Niccolò Vano – e un gruppo di ricercatori afferenti al Laboratorio di Sociologia (Unige) – Livio Amigoni, Massimo Cannarella, Federico Rahola, Enrico Fravega, Luca Giliberti, Graziella Marturano, Luca Queirolo Palmas – all’Università di Siena – Cristina Capineri – e all’Università di Amsterdam – Silvia Aru.

L’installazione è un’opera del collettivo artistico Milotta / Donchev, le fotografie sono di Emanuela Zampa; curatela di Amina Gaia Abdelouahab e Anna Daneri. Il coordinamento dei lavori sul campo è stato garantito da: Progetto 20K, Farog Adam Ali, Georges Kouagang.

Hanno contribuito: Università degli Studi di Genova e Università degli Studi di Siena. Si ringrazia: Istituto Chiossone Onlus, Costa Edutainment, Solidarietà e Lavoro s.c.s., Galata Museo del Mare, Istituto Nautico San Giorgio.

Incontro con Pinar Selek. I movimenti femministi in Turchia oggi

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Il Laboratorio di Sociologia Visuale insieme a AG About Gender, Non Una di Meno e Aut Aut 357 organizza un incontro con Pinar Selek, sui movimenti femministi e sul nuovo ciclo di mobilitazioni sociali in Turchia

Nata nel 1971 a Instanbul, Pinar Selek è sociologa e scrittrice, femminista e militante antimilitarista.
In molti dei suoi lavori di ricerca l’oggetto di studio è rappresentato dalle minoranze oppresse dalla Repubblica turca. Ed i suoi studi sono all’origine della persecuzione giudiziaria di cui è vittima.
Nel 1998 comincia per lei un incubo giudiziario ancora in corso; accusata di complicità con il PKK curdo, viene privata della libertà e torturata affinché confessi i nomi dei suoi intervistati.
Decidendo di non collaborare, viene imprigionata per due anni e mezzo con l’accusa di terrorismo.
Dal 2009 è costretta a vivere in esilio; rifugiata politica in Francia, conta con un importante comitato di sostegno internazionale. Attualmente è docente di Sociologia presso l’Università di Nizza si occupa di migrazioni contemporanee e frontiere dal punto di vista del genere ed è co-coordinatrice dell’”Osservatorio sulle migrazioni nelle Alpi Marittime”.

Attraverso il suo contributo si intende riflettere sull’esempio delle lotte sociali in Turchia e, in particolare, capire come in un contesto repressivo, un ciclo di mobilitazioni possa costruirsi e diffondersi, sia geograficamente che socialmente, senza essere necessariamente egemonizzato dalla violenza politica. Sfidando le verità ideologiche dello Stato-nazione e trasformando lo spazio militante dei movimenti di sinistra, i movimenti femministi hanno ispirato profondamente la storia delle lotte sociali in Turchia.
Attraverso forme di azione politica di nuova generazione e le nuove cause che hanno saputo articolare, i movimenti femministi si collocano dunque al centro di nuovo ciclo di mobilitazioni sociali nella Turchia degli ultimi decenni.

L’incontro si terrà il 10 gennaio presso l’Aut Aut 357, in Via delle Fontane 5, alle 18.
A seguire ci sarà un’aperitivo di autofinanziamento.

Per maggiori informazioni sull’evento cliccare qui.

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Corso Andrea Podestà, 2 - 16121 Genova (GE)

laboratoriosociologiavisuale@gmail.com

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