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Doppia presentazione per “L’abitare migrante”, di Enrico Fravega

Due presentazioni in due giorni, per “L’abitare Migrante. Racconti di vita e percorsi abtativi di migranti in Italia“.

  • Mercoledì 14 settembre, alle ore 15, online sulla piatttaforma online Attiviamo Energie Positive
  • Giovedì 15 settembre, alle ore 18, in presenza, a Genova in Piazza Rostagno: dialogo tra l’autore e Andrea Torre, Direttore del Centro Studi Medì.

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home-making, housingpathways, migrations

Fare etnografia del mare. Prima missione di ricerca nello Stretto di Sicilia [26 settembre 2022 – 11 ottobre 2022]

L’etnografia come pratica di ricerca nelle scienze sociali è comunemente associata alla dimensione dell’immersione e della partecipazione ad un contesto. Dalla vicinanza e la frequentazione, dall’intensità temporale delle relazioni che il ricercatore è in grado di attivare, nasce la profondità e l’accuratezza del sapere scientifico prodotto.

Il progetto MOBS (Mobilities, solidarieties and imaginaries across the borders / Prin 2020 ), di cui UNIGE e il Laboratorio di Sociologia Visuale sono capofila, mette al centro il mare – e in particolare lo Stretto di Sicilia – come luogo di scambi, incontri, conflitti che ruotano spesso attorno  alla mobilità. Quattro categorie di soggetti appaiono cruciali per esplorare il mare come borderland: i migranti in viaggio, le diverse polizie e agenzie istituzionali addette al controllo, le reti e infrastrutture di soccorso della società civile, i pescatori. Attraverso le frizioni e i conflitti fra questi soggetti colti nella loro dimensione relazionale, intendiamo allargare lo sguardo ad altri players che insistono su tale spazio marino e che contribuiscono ad innescare continui processi di bordering/debordering: dal turismo al traffico delle merci.

MOBS realizzerà una originale etnografia del mare osservando le relazioni fra questi soggetti nel contesto in cui si dispiegano: nei porti, nelle missioni di soccorso, nelle campagne di pesca, nelle iniziative di controllo e sorveglianza. Il dispositivo di ricerca adottato prevede l’imbarco di 8 ricercatori delle diverse unità coinvolte (Parma, Napoli, Genova) e la costruzione di percorsi di osservazione e monitoraggio che coinvolgeranno non solo la Sicilia, ma anche Malta, la Tunisia e le acque internazionali prospicienti la Libia.  Nel corso dei prossimi due anni di fieldwork sono in programma quattro missioni della durata variabile fra le due e le tre settimane e che si terranno in autunno e tarda primavera. Ogni missione si chiuderà con un workshop in cui i risultati di ricerca saranno condivisi e discussi grazie alla partecipazione di illustri studiosi del mare. Ogni missione vedrà la partecipazione di un artista a bordo invitato con l’obiettivo di contaminare il linguaggio della ricerca attraverso altri codici. La restituzione dell’etnografia complessiva di MOBS (che coinvolge altri territori oltre quello marino) consisterà anche nella generazione di una esposizione artistica itinerante.

Prima Missione 2022:

26 settembre: Marsala/Pantelleria – 27/29 settembre: Pantelleria/limite acque territoriali tunisine – 30 settembre/ 7 ottobre: Lampedusa/Linosa/limite acque territoriali libiche – 8/11 ottobre: Malta, workshop finale in collaborazione con l’Università di Malta e con la partecipazione di: Naor H. Ben-Yehoyada (Columbia University, US) e Chiara Denaro (Alarm Phone e Università di Trento), Neil Falzon (Aditus Foundation) Daniela DeBono, Gilbert Calleja (University of Malta).

Equipaggio di ricerca:

Università degli Studi di Genova: Jacopo Anderlini, Arianna Colombo, Enrico Fravega, Luca Giliberti, Francesca Goletti, Antonino Milotta, Luca Queirolo Palmas, Federico Rahola. Università degli Studi di Parma: Vincenza Pellegrino, Veronica Valenti. La Sapienza Università di Roma: Matteo Aria. L-Università ta’ Malta: Daniela DeBono.

border, confini, migrations, migrazioni, ricerca sociale

Free El Hiblu 3. Un libro e una campagna di solidarietà verso tre ragazzi accusati di terrorismo

Tre anni fa tre un gruppo di oltre cento migranti viene soccorso al largo delle coste libiche da una petroliera che batte bandiera turca. Dovrebbero essere tutti riportati in Libia ma tre di loro negoziano con il capitano della nave El Hiblu 1 il passaggio fino a Malta. Qui, però, i tre che hanno negoziato con il capitano vengono accusati e processati per terrorismo in un caso conosciuto come “El Hiblu 3”. Nei giorni dell’anniversario di questo evento esce una pubblicazione online che rivela molti aspetti poco conosciuti di questo caso e scrive un nuovo capitolo della solidarietà verso i migranti alle frontiere dell’Europa.

Three years ago, a group of over 100 migrants was rescued off the Libyan coast by an oil tanker flying the Turkish flag. They should all be taken back to Libya but three of them negotiate with the captain of the ship El Hiblu 1 the passage to Malta. Here, however, the three who negotiated with the captain are charged and brought in trial for terrorism in a case known as “El Hiblu 3”. In the days of the anniversary of this event, an online publication comes out that revealing many little-known aspects of this case and writes a new chapter of solidarity towards migrants at the borders of Europe.

migrations, solidarity crimes

“Si la terre tourne, tu tournes avec elle”. Una nuova produzione video/A new video production

Georges Kouagang è un collaboratore del Laboratorio di Sociologia Visuale proveniente dal Camerun. Un richiedente asilo che è arrivato in Italia attraverso il Mediterraneo. Salvato da una nave dell’ONG “SOS Mediterranée” e sbarcato al porto di Pozzallo; trasferito, poi, a Genova, Georges dopo alcuni anni dal suo arrivo, ritorna in Sicilia insieme ad alcuni ricercatori del Laboratorio di Sociologia Visuale e, rivivendola, racconta la sua storia. La sua testimonianza è diventata “Si la terre tourne”: un nuovo documentario di Massimo Cannarella, basato su una ricerca di Luca Queirolo Palmas, Federico Rahola, Jacopo Anderlini e Luca Giliberti.

“Si la terre tourne, tu tournes avec elle” è disponibile al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=-PyyflsclNA

Georges Kouagang is from Cameroon and collaborates with the Visual Sociology Research Group. He is an asylum-seeker who arrived in Italy through the Mediterranean Sea. He has been rescued by a ship of the NGO “SOS Mediterranée”, then he landed at the port of Pozzallo. Subsequently he has been transferred to Genoa. After several years from his arrival in Italy, Georges returns to Sicily together with some researchers of the Visual Sociology Reseearch Group and, while re-experiencing it, he gives shape to his story. His account has become “Si la terre tourne”: a new documentary by Massimo Cannarella based on a research led by Luca Queirolo Palmas, Federico Rahola, Jacopo Anderlini, and Luca Giliberti.

“Si la terre tourne, tu tournes avec elle” is available at the following link: https://www.youtube.com/watch?v=-PyyflsclNA

borderscape, migrations

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